Mi sento POP perché ho l’ambizione di coniugare un approccio femminista alla politica, a un civismo progressista aperto, leale e plurale capace di declinare la legalità in giustizia sociale e di stringere alleanze con la cittadinanza sulle cose da fare, per andare incontro ai bisogni e ai desideri delle persone e non per tracciare confini di potere.

In conclusione sono POP perché credo che la politica debba finalmente cominciare a occuparsi meno di tattiche e più di pratiche faticose.